Lettori fissi

martedì 15 settembre 2015

Gita alle Grotte del Sagittario

Mi ripeto per chi non mi avesse letto in precedenza: niente vacanze nemmeno quest'anno, ma brevi toccate e fughe tanto per non morire di noia e di rabbia. 

Così all'improvviso due settimane fa Sandro pensando di farmi una bella sorpresa mi propone una gita in Abruzzo dalla mattina alla sera. Una contentezza che non vi dico!!!!! A lui guidare piace tantissimo, a me pure la macchina non dispiace, ma ultimamente é diventato  pesante viaggiare insieme, anche se sotto certi aspetti é una comica. Io parlo e lui non fa che tendere l'orecchio verso di me perché o non sente quello che dico o capisce fischi per fiaschi. Eppure io ho un bel vocione, e lui per non ammettere questo suo difettuccio adesso si é inventato che io bisbiglio. Insomma durante questi percorsi o mi prende a ridere come una matta o m'arrabbio tantissimo perché lui sottovaluta il problema e non si può portare avanti un discorso dato che lui rinvia continuamente la visita dall'otorino. 

Vabbè lasciamo stare, insomma stavamo per partire per questa gita che gli avevano suggerito dei suoi amici e gli chiedo di dirmi almeno dov'é sto posto. Destinazione Grotte del Sagittario! Scusate l'ignoranza ma io prima d'allora non le avevo mai sentite nominare e quindi un minimo di documentazione mi pareva opportuna. Leggo che si arriva fino a 1500 metri! Cavolo, al mare erano quasi 40° e mica ero matta a partire così leggerina, allora torno in casa e prendo due piumini, hai visto mai che ci prendiamo una polmonite lassù! 

La strada era libera e man mano che ci avvicinavamo si faceva più verde il panorama anche se le pale eoliche disseminate intorno certo non gli giovavano, ma stranamente l'aria non era affatto fresca, anzi!






Di orsi ............nemmeno l'ombra!


Queste gole dal 1991 sono un'Oasi del WWF e si trovano nel Comune di Anversa degli Abruzzi, ed in effetti sono un suggestivo canyon formatosi con l'erosione nel tempo dell'omonimo fiume che si vede però benissimo solo dall'alto. Quest'area protetta si trova ai margini del Parco Nazionale d'Abruzzo, a  poca distanza dalla più famosa Scanno ed è  molto ricca di flora e fauna (noi però non abbiamo fatto incontri con nessuno di questi animali protetti).

Qui (come si vede scritto anche sulla panchina), eravamo arrivati nel Comune di Anversa degli Abruzzi,  precisamente nel borgo di Castrovalva dove c'era un caldo pazzesco (altro che piumini!!!!), e dove sorprendentemente, un bimbo che stava raccogliendo della legna, ci é venuto incontro per darci  il suo benvenuto e quello di  tutti i cittadini......anche se in giro c'era solo lui! Ma era vero o era un'allucinazione a causa del caldo? Vi assicuro che era vero.





Altri scorci di Castrovalva









Ripartiti da li, ad un certo punto ci appare il lago artificiale di S. Domenico (da cui prende nome il lago), con la chiesetta e l'eremo del Santo, in località Villalago, che pare anche questa sia uno dei più bei borghi  d'Abruzzo. Un posto davvero bello dove ci siamo fermati a scattare tante foto.














 Eremo di San Domenico
Questo pare fosse  il giaciglio di S. Domenico







Poi da qui, assetati, ci siamo diretti verso la graziosissima Villalago dove la sera era in programma una festa, ma noi avremmo fatto troppo tardi e quindi ce la siamo persa..
Pertanto dopo esserci rinfrescati, (faceva un caldo torrido perfino li e Sandro ogni tanto mi diceva "Perchè non vai a metterti il piumino?") ci siamo dovuti accontentare di un bel giro nel paese che ci è molto piaciuto.












E gironzolando qua e la siamo arrivati ad un bel terrazzo che dava su una vista spettacolare. Da qui inoltre era possibile salire una scaletta a chiocciola, che portava ad una torre tondeggiante in cui io non avevo letto cosa ci fosse. Così seppure stanca, sono salita e.....................ho fatto benissimo, perché li c'era una sorta di piccolo museo di vecchi attrezzi usati un tempo dai contadini del luogo e molti erano in ottimo stato. Peccato fosse chiuso!!! Ma io che vado pazza per questo genere di cose non potevo avere sorpresa migliore per concludere questa gita inaspettata.












E questo é il favoloso panorama che si vede scendendo dal minuscolo museo agricolo


martedì 8 settembre 2015

DEVO IMPARARE A CREDERE UN PO' DI PIU' IN ME STESSA,

Me l'ero portato dietro, ma non ci speravo proprio di farlo rinascere proprio qui, al mare, dove sono sprovvista di tutto. Invece in questi ultimi giorni, sorprendendo me stessa, é nato pure lui! Lui che da oltre un anno avevo comprato in uno dei tanti magazzini dell'usato in cui spesso mi perdo e col quale avevo avuto un immediato colpo di fulmine. 


Avevo con me  soltanto del tessuto con cui avevo fatto già delle balze ad una tenda bianca ed ho pensato che potevo coordinarcelo. Non avevo però la passamaneria e quindi indecisa come sono, ne ho comprate una marea spendendo un botto e alla fine invece quella che ci stava meglio era la più semplice. 

Ma devo dire ad onor del vero che se non fosse stato per Sandro, il poggiapiedi ancora sarebbe stato allo stato embrionale. Infatti io non ce l'ho fatta ad usare la spara punti, troppo dura per me (inconvenienti dell'età!). Ora sarà coordinato con la tenda bianca a balze dello stesso tessuto a farfalle. E pure questo é andato, e ne sono felice perché é il primo lavoro del genere che faccio,  ma sono ancora più felice perchè ho potuto dimostrare a me stessa che con impegno e pazienza posso riuscire anche in lavori che prima mi sembravano inrrealizzabili, soprattutto perchè come dice lo stesso titolo del mio blog io sono una creatrice nata all'improvviso e a digiuno di qualsiasi tecnica. 


E prima di salutarvi, come mia abitudine metto le foto di com'é diventato e di com'era l'oggetto, poi giudicate voi. Scusate se metto troppe foto, ma sinceramente mi sono trovata in difficoltà per sceglierle, così ho abbondato.